Come da un po’ di anni a questa parte, la settimana scorsa c’è stato il Black Friday.
La ricorrenza che ci viene propinata come l’occasione per acquistare nuovi prodotti ad offerte incredibili, non è altro che una strategia di marketing, uno specchietto per le allodole.
Perché se è vero che durante questo evento è possibile acquistare prodotti scontati, e quindi apparentemente guadagnarci, siamo sicuri che abbiamo davvero risparmiato?
Questa iniziativa nacque in America da un grande magazzino nel 1924, per spingere le vendite prima del periodo natalizio. Nel corso degli anni molti negozi americani hanno sfruttato questa strategia per incrementare i guadagni, fino a diventare un vero fenomeno nazionale negli anni ’80. Con la globalizzazione e l’avvento di internet, è approdato in tutto il mondo.
Specialmente gli store online, spingono molto per questa settimana, e le persone, vedendo mega sconti, ne approfittano per acquistare prodotti che normalmente non comprerebbero.
Il risultato è un enorme inquinamento, mentre le tasche delle multinazionali si riempiono.
Qualche dato sull’inquinamento
Quando si acquista un prodotto, occorre pensare a tutto il processo che c’è stato per arrivare a te.
Senza andare troppo nel dettaglio, pensa al trasporto dei materiali, della lavorazione di questi per la creazione del prodotto, il materiale per l’imballaggio, il trasporto del prodotto finale.
Secondo una stima della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) durante la settimana del Black Friday vengono emesse circa 400mila di tonnellate di CO2 a livello globale nell’atmosfera.
Questo è un dato sull’inquinamento atmosferico, ma vogliamo parlare poi di tutti i materiali utilizzati per l’imballaggio che verranno buttati? Montagne di rifiuti in tutto il mondo che dovranno essere smaltiti.
Inoltre, dietro ogni acquisto c’è il valore della mano d’opera. Moltissimi brand non hanno a cuore la salute e sicurezza dei propri lavoratori. Lo sfruttamento è ancora diffuso su larga scala, e acquistando inconsapevolmente, lo stai favorendo!
Tutto questo, comodamente da casa nostra, non lo vediamo almeno che non lo cerchiamo su internet. Abbiamo la fortuna di vivere in paesi privilegiati, in Occidente. Basta però iniziare a viaggiare in paesi più svantaggiati e gli effetti devastanti del nostro consumismo si vedono chiaramente. Come racconta Antonio nel libro “La strada verso casa“, nei paesi del sudest asiatico e medio oriente il problema dei rifiuti e dello sfruttamento è presente nella vita di tutti i giorni di questi popoli. La loro vita spesso, è plasmata attorno alle nostre scelte consumistiche inconsapevoli.
Il paradosso dei green influencer che fanno leva sul Black Friday
Con il termine green influencer si fa riferimento a quella categoria di influencer che incentrano la loro attività attorno alla sostenibilità. Alcuni sponsorizzano prodotti sostenibili, o creano proprie linee, favorendo l’acquisto di oggetti veramente utili a minuire il nostro impatto sull’ambiente.
Prodotti che anziché promuovere l’usa e getta, offrono un’alternativa a lungo termine, come la coppetta mestruale per non comprare più assorbenti, oppure le cannucce in metallo anziché quelle in plastica.
Insomma, che puntano alla riduzione di consumo e acquisto di prodotti. Il paradosso è che il Black Friday diventa l’occasione perfetta per offrire sconti su questi prodotti ed incrementare le vendita, quando magari si trattano di acquisti superflui al momento. Tutto questo non avrebbe nulla di male, se solo venisse incentivata la consapevolezza prima dell’acquisto.
Hai una borraccia ancora in ottimo stato, ma è uscita la nuova borraccia in materiali green? Non ti serve, perché hai già una borraccia che puoi ancora utilizzare.
Il Black Friday serve proprio a spronare l’acquisto, spesso inutile, di oggetti, per il tornaconto del venditore, dando un contentino con lo sconto.
Usufruire di questi sconti quando realmente serve, ovviamente, è legittimo, ma ricorda sempre di farlo con consapevolezza!
Prima di ogni acquisto, chiediti se ne hai davvero bisogno, se magari possiedi già qualcosa di simile, e se quel nuovo prodotto costa effettivamente in meno rispetto a prima!
Green Friday: l’alternativa per sensibilizzare sull’inquinamento
Per fortuna, sempre più persone sono consapevoli di ciò che avviene. Ecco che per contrastare il fenomeno del Black Friday, in Europa è nato il Green Friday!
Dal 2017 sono nate diverse iniziative: alcune sono dei veri e propri boicottaggi, altre invece mirano alla sensibilizzazione, oppure incoraggiano buone pratiche di acquisto.
Ci sono aziende che promuovono eventi Swap (Shopping Without Any Payment) ovvero dove si utilizza il baratto o l’offerta libera.
Queste iniziative sono incredibilmente preziose. Hanno un enorme impatto in quanto offrono un’alternativa, diventano veicolo per la sensibilizzazione, il mettersi in discussione.
Foto presa dal web