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Dormire in ostello: ecco come risparmiare e fare amicizie in viaggio

Hai mai pensato di dormire in ostello quando sei in viaggio? Molti e molte backpackers (i viaggiatori con zaino in spalla) decidono di dormire in ostello per poter risparmiare e avere l’occasione di conoscere altri viaggiatori e viaggiatrici. Fare amicizia negli ostelli è in genere molto semplice, specie se si passano svariate notti.

Se non hai mai valutato questa possibilità, e volessi conoscere l’esperienza di altri viaggiatori, allora sei nel posto giusto!

Nuovi incontri e nuove opportunità

Dormire in ostello è davvero economico: può partire da qualche euro nel Sud Est Asiatico, fino ai 20 o 30 euro a notte in alcune capitali europee. Per questo motivo, se viaggi spesso, è davvero conveniente. Sebbene questo sia tra i motivi principali per cui viene scelto da tantissimi backpackers, ha molti vantaggi più importanti.

Una sera, durante un viaggio in Francia, dovetti dormire in ostello poiché non potevo usare la tenda. Quando pagai i 12 euro per un ostello nel centro di Arles, ancora non sapevo che sarebbe stata la scelta migliore che potessi prendere.

Passai la serata ad ascoltare due musicisti in giardino. Un 70enne e un 20enne, incontrati lì a caso, che avevano questa passione per musica sperimentale. Era un piacere vedere la connessione tra i due.

Per cena, assemblai le poche cose che avevo in zaino, condividendole con due ragazze appena conosciute che stavano cuocendo della pasta. Nacquero in tutta naturalezza piacevoli scambi e condivisioni, e io amo la spontaneità con cu nascono certi rapporti, anche se brevi.

La mattina incontrai una ragazza della mia camerata che mi sembrava molto spossata, così le chiesi come stesse. Mi disse che andava tutto bene, e ritornammo alle nostre faccende.

All’ora della colazione, ero seduta sola ad un tavolo. La ragazza di prima mi venne incontro, chiedendomi se volessi compagnia. Iniziammo a parlare. Mi disse che casa sua era lungo il mio itinerario, e che potevo pernottare da lei quando sarei arrivata.

Quando raggiunsi Tolosa, la città della ragazza, ero in uno dei mie stati peggiori. Avevo avuto la notte prima un’esperienza spiacevole. Se non ci fosse stata lei in quel momento a rasserenarmi e essermi amica in un momento duro del viaggio, non sarei riuscita a proseguire con serenità!

In Spagna, incontrai un’altra ragazza, Laura, e condividemmo il viaggio per un po’, come se fossimo sorelle, inseparabili. Tuttora ci sentiamo spesso: venne a festeggiare capodanno da me una volta, e io la andai a trovare a Roma in un altro viaggio, e fu come se ci fossimo sempre frequentate.

Questi sono solo due degli incontri piacevoli e significativi che ho avuto nei vari ostelli in cui sono stata. Ognuno di essi mi ha concesso di incontrare anime splendide e creare forti legami che perdurano nel tempo.

Ho conosciuto altri viaggiatori che mi hanno raccontato di trovare l’amore in ostello, oppure dei fratelli e compagni di viaggio. A volte si sono create opportunità lavorative e nuove ispirazioni.

Dormire in ostello e la sua magia

Quando lessi “Australia, dove i sogni prendono vita” di Antonio Di Guida, mi convinsi ancora di più della magia di queste realtà. Mi persi nei racconti di Antonio che parla dei legami in questi luoghi magici, dove anime provenienti da diversi angoli del pianeta hanno modo di ritrovarsi affini. Questo è solo un piccolo estratto:

“Guardo Mattia e gli altri ragazzi da lontano, parlano con dei ragazzi francesi conosciuti mesi fa in ostello a Sydney. Si percepisce una grande sintonia fra loro, penso che l’ostello abbia contribuito non poco a creare questo legame, sono dei posti assolutamente indispensabili quando si viaggia da soli perché oltre a vivere in maniera economica si conoscono persone meravigliose che si porteranno per sempre nei propri ricordi

Antonio Di Guida, Australia dove i sogni prendono vita

Anche leggendo il libro La strada verso casa, si riesce a comprendere quante esperienze ed emozioni gli ostelli sappiano regalare. Guarda la foto all’inizio: era il compleanno di Antonio e si trovava in un ostello in Indonesia. Ecco come andò quella giornata speciale…

“Felice compleanno, Antonio!”

Gli ospiti dell’ostello sono tutti intorno a me e mi guardano con un grande sorriso. Mi osservano mentre mi stiracchio, attendono che esca dalla tenda e poi mi si gettano addosso per darmi il loro abbraccio e farmi ancora una volta gli auguri. Forse è la prima volta in vita mia che mi sveglio con un gruppo di persone pronte ad augurarmi un buon compleanno. […] Una volta tornati in ostello, i ragazzi ci accolgono con un festino a base di cibo indonesiano e musica tipica balinese. Passiamo tutta la notte a ballare, divertendoci e cantando sotto le stelle; una delle notte più belle di tutta la mia vita.

Antonio Di Guida, La strada verso casa

Fermarsi in questi luoghi è davvero arricchente per il tuo viaggio e dal punto di vista umano. Si tratta di una vera e propria esperienza di vita.

Inoltre, se ti capita di soffrire di solitudine durante il viaggio e hai bisogno di stare con persone, potrebbe essere la soluzione ideale! Si possono creare opportunità di altri viaggi, di lavoro, e a volte sbocca anche l’amore, oltre che l’amicizia!

E tu hai mai avuto qualche esperienza in ostello che vorresti condividere? Raccontacele!

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