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La riforestazione in Nepal resa possibile grazie agli indigeni

Sta accadendo una cosa meravigliosa in Nepal: gli alberi stanno crescendo di nuovo e stanno aumentando sempre più. Il caso della riforestazione in Nepal sta scaldando i cuori a moltissime persone nelle ultime settimane. Un processo che dura ormai da quattro decenni, e di cui si possono vedere i risultati chiaramente, ora.

Un processo che ha portato a vedere il Nepal con il doppio degli alberi, nel giro di vent’anni.

Riforestazione in Nepal: di cosa si tratta?

Per arrivare a parlare di cosa ha portato alla riforestazione in Nepal, occorre fare un passetto indietro nel passato, e comprendere la storia.

Siamo nel 1956, e il governo nepalese commette un errore di cui dovrà rendere conto nel giro di poco tempo: ha nazionalizzato le foreste, portando ad un crescente esaurimento delle risorse forestali. Le persone non sentivano più l’appartenenza a questi luoghi, utilizzandoli indiscretamente. Sarà stata anche l’ignoranza dell’epoca, in cui non si pensava l’impatto che la deforestazione potesse avere sul luogo, o anche a livello globale.

Negli anni ’80, il governo si rende conto che la situazione stava prendendo una piega che non prevedeva nulla di buono. Decide così di dare in gestione diverse aree alle persone indigene, regalando piante, a patto che se ne prendessero cura e potessero riportare le aree boschive rigogliose.

Così avvenne: le comunità locali si sono responsabilizzate e hanno iniziato a custodire e far rinascere il proprio territorio.

Nonostante ancora adesso le foreste nepalesi non siano ancora totalmente fuori pericolo, lo Stato e le comunità indigene collaborano affinché la Natura possa prosperare, e rendere il Nepal un paese rigoglioso.

L’importanza della riforestazione

Purtroppo la deforestazione è un forte problema in molti paesi. Il disboscamento intenso, che viene fatto per motivi vari (dall’agricoltura intensiva al bisogno di legna, fino all’edilizia) rappresenta una minaccia per il territorio.

Le foreste e i boschi sono l’habitat naturale di moltissime specie di animali e piante, che arricchiscono il territorio. Inoltre, gli alberi servono a rendere la terra più solida, grazie alle profonde radici, prevenendo grosse frane. Infatti, nel Nepal, essendo uno stato montuoso, si erano verificati diversi smottamenti ed alluvioni, e la deforestazione ne era una causa.

Inoltre, sappiamo che gli alberi puliscono l’aria. Senza di essi, con tutto l’inquinamento che creiamo, ci ritroveremo presto con un’aria irrespirabile e tossica.

Abbiamo bisogno di reintrodurre alberi, riportare la Natura a dominare sul nostro pianeta e ridurre il nostro impatto su di essa. Solo così possiamo fronteggiare il problema della crisi climatica che sta segnando il nostro secolo.

Il progetto in Nepal non è stato di certo l’unico a muovere dei passi per prendersi cura della natura. Anche in India e in Africa sono stati avviati molti progetti di riforestazione.

Leggendo il libro La strada verso casa, si può conoscere un altro progetto che ha come scopo la diffusione della cultura del rinnovamento ambientale e la vita sostenibile. Si chiama Sadhana Forest, ed è una ONLUS nata nel 2003 in India. La particolarità del progetto sta nel fatto che si tratta di una vera e propria comunità, dove i volontari vivono assieme e condividono tutto della loro giornata. Antonio l’andò a visitare quando si trovava ad Aurovillle, e rimase molto colpito dall’iniziativa che attira più di 1000 partecipanti l’anno da tutto il mondo.

Ognuno di noi può fare la differenza

La riforestazione in Nepal è il chiaro esempio che non solo questi progetti sono applicabili e che funzionano, ma anche che è grazie all’impegno di tutte le persone, che si può fare la differenza.

Questo deve essere un esempio per noi, per le nostre piccole comunità. Non siamo singole gocce d’acqua: siamo fiumi, laghi, mari. Insieme, si può davvero creare qualcosa di grande e avere un impatto positivo.

Ma la riforestazione in Nepal non deve servire solamente per far unire le persone per la stessa causa. Si tratta di un messaggio anche ai governi di tutte le nazioni che ancora non hanno preso decisioni, che ancora non fanno nulla nonostante abbiano un grande potere ed influenza.

Il governo nepalese ha visto il problema e si è prodigato a dare delle responsabilità ai propri cittadini. Ma senza la presa di posizione del governo, forse non saremo qui a parlarne. Forse ci sarebbe voluto molto più tempo, o forse non sarebbe mai avvenuto.

Non possiamo negare che le istituzioni abbiano grandi poteri a loro disposizione. Possono utilizzarli per creare una svolta nella storia. Perciò è importante che la storia della riforestazione in Nepal arrivi al cuore di tutti, per allinearci tutti su un’unica direzione: rendere questo pianeta la casa migliore possibile per le generazioni future.

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