La Talassoterapia è una forma di terapia basata sull’azione curativa del clima marino, del mare e dei suoi prodotti.
Quando siamo vicini al mare ci sentiamo diversi, ci sentiamo bene. Cos’ha di così magico e perché il nostro benessere può dipendere da lui?
Nonostante i suoi benefici non siano scientificamente provati è una pratica che l’essere umano utilizza da sempre. E’ proprio vero: il mare ci cura.
Il mare è un elemento che ci sostiene dall’inizio dei tempi e noi ne siamo continuamente attratti, tanto da non poterne vivere senza.
La Talassoterapia è sentire il mare. Sentirne il richiamo, non poterne fare a meno. Senza muovere alcuna pretesa scientifica solo chi vive realmente una determinata sensazione è in grado di spiegarla, perché ciò che sfoglia la nostra anima non è esprimibile attraverso dati o parole non ancora inventate.
Tante volte sembra che il mare alzi la voce, si sente un richiamo così forte, assordante, che ci riconduce a lui. Ma il mare non sta urlando, è sempre lì, allo stesso posto, magnifico e divino. Propizia sentimenti intensi e così senza accorgercene siamo di nuovo lì. Una spiaggia, tutta la costa o addirittura un’isola. Perché torniamo sempre lì?
Sentivo il mare gridare forte il mio nome
Mirabolanti avventure di uomini e di mare si succedono nel corso dei tempi. Che tu sia un viaggiatore o meno, almeno una volta nella vita avrai sentito una sensazione diversa: una calamita verso il mare. Quella è la direzione da seguire, quello è il luogo che la tua anima ha deciso di abitare in quel momento.
Un viaggio è un lungo cammino in cui un nomade ha come casa il mondo, intero. Ed il mare offre riparo, offre casa. I suoni, gli odori, l’atmosfera che solo egli sa donarci fungono da cuscino per alcune delle notti migliori che un viaggiatore possa vivere nella propria vita.
Se ancora non ha mai provato a dormire in riva al mare con la tenda: fallo. L’insostituibile sensazione di essere cullati dal suono delle onde che si infrangono sulla riva, lenti, docili, riposanti. La brezza marina che favorisce la respirazione e si preoccupa di curare affezioni respiratorie quali tosse, raffreddore, sinusite. La pace, la solitudine della riva che di notte si svuota silenziosa rimanendo così sicura per ogni viaggiatore zaino in spalla.
Le stelle che da quell’angolo di atmosfera sono splendenti e puntellano il cielo notturno. E la sorella Luna, che quando arriva il momento di sorvegliare dall’alto il sonno di un viaggiatore non manca mai all’appuntamento, illuminando la strada. Se ti risuonano queste parole, allora anche tu hai vissuto attimi di talassoterapia.
E poi il sole. L’immancabile fratello del nostro tappeto blu. Colui che tutto può. Inseguendo Nettuno inseguiremo anche il sole e avremo i benefeci del suo abbraccio. Quando sorge riscalda l’abitazione e conduce all’apoteosi dello svegliarsi, aprire la tenda, e trovare il mare che canta il suo inno, con i gabbiani che volano, la sabbia riscaldata e la luce così accecante da sentirsi grati per il privilegio di vivere in un posto fantastico: il mondo.
“Dalla mia tenda, fortunatamente, si vede il cielo. Mi addormento illuminato da un oceano di stelle.”
Antonio Di Guida, La strada verso casa.
Il Mare è una meditazione continua
Vicino al mare l’anima guarisce ogni ferita. Provare per credere. E’ una lenta e piacevole meditazione in cui i respiri sono scanditi dalle sue onde.
Attorno ad esso si sviluppano le più incredibili circostanze. Vivere il mare significa viverne la sua gente. I pescatori che tornano stanchi dalle battute notturne e trovano riposo nei Bar di porto o lungo le banchine, con le loro meravigliose storie di vita e la prospettiva di chi lo vive come nessun’altro. Il modo in cui i marinai si orientano e ne conoscono il linguaggio. La mescolanza di razze e culture che solo il porto, inteso come luogo storicamente di trasmissione, può creare in ogni angolo di terra. La gente di mare vive secondo i suoi ritmi dall’alba dei tempi e ha plasmato le proprie abitudini con esso.
Il mare è libertà, sconfinata. E’ un continuo orizzonte lontano, forse da raggiungere, forse no. A nessuno importa dove finisca il mare. Perché è il percorso che assume valore, bellezza ed esperienza. Che conduca lontano o conduca vicino, egli è rappresentazione del viaggio. E’ andare, non arrivare. Può salvarci dalla prigione delle grigie città. Risveglia i nostri animi distratti dalla frenesia contemporanea che logora il corpo e la mente rendendola schiava di qualcosa che non necessitiamo. Corriamo e corriamo per il solo gusto di stare al passo. Ed invece l’enorme mantello blu ci attende con i suoi ritmi naturali a scandire una lunga meditazione terapeutica.
“Il mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti tiene per sempre nella sua rete di meraviglia”.
Jacques Cousteau
Viva il Mare!