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Tu che viaggi lontano, tu che incarni il viaggio, dove sei ora? I supereroi dell’immaginazione

Caro amico quando torna il sole tutto assume un senso. E noi circondati dalla natura godiamo del miracolo dell’immaginazione. Corriamo veloce verso luoghi lontani, viviamo mondi mai vissuti. Intanto il sole riscalda l’erba dei prati, così che emani un profumo intenso. L’arrivo della primavera è un mistero. Il cambio di orbita terrestre abbraccia la natura nel suo massimo splendore. Le margherite colorano di bianco e di giallo i verdi prati ed emanano un aroma piacevole. La nostra anima si risveglia dal letargo e mette in moto i nostri sentimenti più puri. Ovunque tu voglia essere, sarai lì.

Tu che viaggi lontano, tu che incarni il viaggio, dove sei ora?

Io posso essere tra la terra arida del deserto o la fredda neve che ricopre le montagne del nostro mondo. Ho imparato che l’immaginazione non è un lavoro, come spesso dicono, ma una propensione. Un privilegio. Che oggi stiamo perdendo. E’ la prima cosa che ci rende vivi, e non rendendocene conto siamo dei maghi con un superpotere.

Da dove altro posto, se non dall’immaginazione, proviene il nostro desiderio di avventura. Perché esploriamo? Perché viaggiamo?

Con te mi insinuo nelle pieghe del viaggio, vado sempre più a fondo. Utilizzo tutto il mio superpotere e così la mia anima viaggiando risorge.

Noi essere umani siamo così spinti a stare gli uni con gli altri, a conoscerci. Molti studi dicono che l’uomo sia un animale sociale, perché è sempre in costante contatto con i suoi simili. Questo significa viaggiare, avvicinarsi sempre di più agli altri, comprendere i loro problemi e le loro gioie. Tutto il mondo è collegato ma non vogliamo accettare che sia così.

Guardo ancor un po’ queste margherite che mi circondano e penso che si dividano equamente lo stesso prato. Alcune sono più lontane, altre sono attaccate, ma non si infastidiscono. Le radici sotto terra si mescolano e dividono in parti uguali il nutrimento che l’atmosfera gli dona. Non vedo antipatia tra loro ed il prato è così orgoglioso di essere abitato da loro.

Non potremmo essere il polline di quelle margherite? Così a disposizione di chi ne ha bisogno. Non importa se sia io oppure un ape. Il fiore non chiede nulla in cambio.

Tutto perfettamente autoregolato, e noi che abitiamo di passaggio questo mondo vogliamo conoscerlo a fondo.  Quindi viaggiamo per dare sfogo all’immaginazione? Tu perché viaggi? Io non so mai come rispondere a questa domanda. E’ riduttivo dire che viaggiamo perché ci rende liberi. Forse viaggiamo perché il nostro respiro si alimenta di questo: è in realtà il nostro ossigeno.

La natura della tua anima viaggiatrice ti ha fatto capire che la vita è un lungo viaggio e va vissuta in quanto tale. Fuggendo dalle folli logiche della società che tenta in tutti i modi di stritolarci senza aver capito che noi, attraverso il nostro superpotere, ci salveremo sempre. Perché noi immaginando esploriamo stati di coscienza nuovi, alteriamo ogni percezione reale rendendola proprio come desideriamo. Indossiamo delle ali giganti per volare ovunque. Perché sopprimiamo l’insostenibile leggerezza dell’essere? Certo che facciamo parte di tutto questo!

Oh viaggio portami ancora lontano, dove la calamita del mio cuore possa raggiungere ciò da cui è attratta. Inseguendo sempre la bellezza. Ho la bellezza come solo obiettivo. La scoperta, continua, nella bellezza che l’immaginazione mette in moto. Fammi inseguire l’arte in ogni sua forma. Voglio sentire ancora un po’ questa musica dolce, voglio guardare l’alba ed imprimerla nella mente per quando non potrò vederla.

Posso sentire chiaramente le vibrazioni che la terra trasmette al mio corpo e desidero alimentarmi soltanto di quelle. Il mio corpo dona energia alla mia mente e la mia mente dona energia al mio corpo.

Dalla filosofia orientale ho scoperto un concetto importante: Runanubandha, è un particolare aspetto del Karma. Si crea a seguito di una serie di incontri e miscugli che avvengono tra le persone. L’incontro tra le persone contribuisce allo sviluppo del Runanubandha, poco a poco. In particolar modo tra i corpi: è una sorta di registrazione, il corpo “tiene traccia” di tutto ciò che accade. E se si verificano incontri intimi con un altro corpo, esso tiene traccia di quella data energia.

“L’immaginazione, meravigliosa virtù, qui in Cambogia è ancora essenziale per poter affrontare le difficoltà della vita con il sorriso. Domando a me stesso se un bambino nato e cresciuto tra telefonini e giochi virtuali possa avere la stessa immaginazione di un bambino abituato a giocare con pozzanghere e bottiglie di plastica.”

Antonio Di Guida, La strada verso casa

E tu, amico mio, dove vorresti essere ora?

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