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Essere liberi è una scelta e una priorità per vivere felici

Ogni persona ha una scala di valori e priorità, su cui basa praticamente ogni sua scelta. Le relazioni, le amicizie, i rapporti di lavoro, vengono scelti in parte anche grazie alla propria scala di valori, e se queste aree della nostra vita non combaciano con i nostri principi, è molto probabile che ci si ritrovi infelici, all’interno di rapporti che non ci nutrono e che possono anche consumarci.

Ti è mai capitato di provare quel tipo di insoddisfazione, quell’infelicità? Molto probabilmente non stavi onorando i tuoi bisogni e valori, lasciando semplicemente che le cose accadessero. Essere liberi significa prendere il controllo della propria vita. Significa avere la consapevolezza di ciò che si vuole e cosa serve per stare bene, e agire di conseguenza, nonostante tutto.

Non è sempre facile, tuttavia. Esistono numerosi ostacoli, e spesso ci sentiamo frenati nell’ascoltare il nostro sentire. Perché può accadere che essere liberi non sia sinonimo di inseguire la strada più facile o meno dolorosa. Quasi mai lo è.

Eppure, essere liberi, è l’unico modo per essere felici.

Essere liberi significa poter scegliere

La libertà è quel valore che ci accomuna tutti, inconsapevolmente. Quando scegliamo in base al nostro sentire, quando assecondiamo i nostri bisogni, significa che diamo valore alla nostra libertà personale.

Essere liberi quindi, significa sentirsi allineati nella propria vita, protagonisti di ciò che avviene.

Tuttavia, capita molto spesso che non ci ascoltiamo. Silenziamo quella vocina interiore che vorrebbe tanto dire la sua, perché la riteniamo scomoda, perché ci allontana da una strada che ci viene preposta come quella “giusta”. Deleghiamo così agli altri, di fatto, la possibilità di scegliere.

Quando accettiamo un lavoro che non ci fa stare bene perché vogliamo guadagnare a tutti i costi; quando continuiamo una relazione o un’amicizia che ormai non ha più nulla da darci, solo perché abbiamo paura di rimanere soli. Questo non è vivere, ma sopravvivere. E quando entriamo in modalità sopravvivenza, anestetizziamo tutto il nostro sentire.

In queste situazioni, non siamo più liberi. Ci auto neghiamo la possibilità di scegliere. Scegliere cosa è meglio per noi, cosa ci rende più felici.

La libertà altro non è che la possibilità di poter scegliere cosa fare o non fare, partendo da una autoconsapevolezza di fondo, ma anche una buona dose di coraggio.

“Dobbiamo essere liberi per essere felici, oppure essere felici per essere liberi: queste sono due condizioni che potrebbero vivere in sintonia, ma solo quando abbiamo il coraggio di strappare le radici dai luoghi in cui la nostra anima si sente soffocare.”

Antonio Di Guida, La strada verso casa

Come racconta Antonio nel suo libro La strada verso casa, per vivere felici occorre avere il coraggio di prendere scelte, e quindi decidere in quale direzione andare. Ciò comporta assumersi delle responsabilità. La responsabilità delle proprie gioie, ma anche dei propri fallimenti. E sono proprio questi che temiamo di più. Abbiamo paura delle difficoltà, della possibilità di fallire nella scelta intrapresa. Eppure non c’è nulla di male in questo. Siamo portati a credere che fallire sia da miserabili. Ma il fallimento o il rifiuto, non sono altro che ridirezioni. Ci permettono di escludere delle strade per trovarne altre migliori.

Limitazioni della libertà: vengono da fuori o dentro di noi?

Perché così tante persone non ascoltano il proprio sentire, ritrovandosi incastrate in una vita che non sentono gli appartenga?

Molte persone sentono di non avere possibilità di scelta. Ci sentiamo costretti all’interno di un sistema che ci domanda diverse cose: un lavoro che possa mantenerci, uno status sociale accettabile, delle relazioni. E ogni volta che usciamo dalla via preposta, incontriamo diverse difficoltà, che ci fanno ritornare alla comfort zone, quell’area sicura permeata dalla routine e da ciò che si conosce.

Ma siamo sicuri che queste difficoltà, siano davvero un ostacolo così grande da sormontare? Spesso ci lasciamo intimidire da esse, e proiettiamo le nostre insicurezze sui fattori esterni, per poter rifuggire in realtà da noi stessi. Se prendere delle decisioni comporta a delle difficoltà, non significa che non si possano prendere ugualmente!

Essere liberi è un rischio, e il rischio fa maledettamente paura. Significa affidarsi ai propri talenti, passioni, emozioni. Significa conoscersi prima di tutto, e agire in linea con ciò che proviamo, a volte deludendo qualcuno anche.

E bada bene, usufruire della propria libertà ci avvicina alla felicità, è vero, ma essere felici non significa che sarà tutto rose e fiori sempre. Aspettarsi che sarà sempre tutto facile, o un continuum di sensazioni positive, è irrealistico.

Ovviamente ci saranno ancora giornate no, ovviamente a volte si proverà solitudine, e magari a volte, dubiterai anche delle tue scelte. Ma ti assicuro che l’esistenza di un essere libero è permeata dalla gioia di essere vivo, di poter abbracciare la vita, sicuro che qualunque cosa accadrà, almeno non avrà rimpianti, perché tutto ciò che fa, avviene per mano sua.

Insomma, essere liberi è un vero e proprio atto di rivoluzione. E come tutte le rivoluzioni, esse non sono mai semplici, ma ne valgono sempre la pena.

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