La parola “vipassana” significa “guardare attraverso”. Si tratta di una delle più antiche tecniche di meditazione indiane, e di certo una delle più peculiari.
Questa meditazione è utilizzata per riuscire, con costanza e dedizione, a vedere attraverso e superare il “velo delle illusioni”. Spieghiamola meglio: le illusioni sono tutto tutto ciò che è materiale e ci circonda. La meditazione ci aiuta a discostarci, a separare noi e il resto, per poter entrare in contatto coi noi stessi.
Il Vipassana aiuta a renderci consapevoli dei rapporti di causa ed effetto. Capiamo quindi la correlazione che c’è tra emozioni e modifiche a livello fisico, come il respiro.
Percepire questi cambiamenti e riportare l’attenzione su ciò che proviamo, permette di avere controllo sulla propria mente, e allontanare le fonti di stress.
Meditazione Vipassana: cos’è?
La meditazione vipassana quindi si basa sull’autoanalisi. Con l’autoanalisi diventiamo consapevoli di ciò che ci da gioia, ciò che provoca tristezza, dolore, paura, felicità, gelosia. Come? Osservando le reazioni fisiche: come respiro e battito del cuore.
Riportiamo così l’attenzione su noi stessi, anziché vivere in preda alle emozioni generate dall’esterno.
Naturalmente i risultati arrivano gradualmente attraverso la pratica continua. È irrealistico aspettarsi che tutti i problemi vengano risolti in dieci giorni. In tale lasso di tempo, comunque, i fondamenti di Vipassana possono essere imparati così da poterli applicare alla vita quotidiana. Più si pratica, più ci si libera dalla sofferenza, e più ci si avvicina alla piena liberazione. Anche dieci giorni possono apportare a dei risultati e grandi benefici nella vita quotidiana.
Come funziona
Mi sono interessata a questa pratica leggendo “La strada verso casa“. Nel libro infatti, Antonio racconta la sua esperienza riportando il suo diario:
Dopo averli ascoltati, il vecchio mi si avvicina, mi guarda dritto negli occhi e mi appoggia una mano sulla testa, pronunciando delle parole in lingua birmana tradotte poi in inglese da uno degli altri.
«Se inizierai questo percorso, ti prego di terminarlo e di non fuggire dai tuoi demoni.»
Pieno di determinazione, rispondo che lo farò.
«Figliolo, è molto importante: il maestro guiderà la tua meditazione, tu stesso sarai padrone di controllare la tua mente. Andarsene senza aver terminato il ritiro sarebbe come alzarsi da un lettino chirurgico a metà dell’operazione.»
Ancora una volta confido in questa esperienza cercando di trasmettere loro la mia più totale determinazione nell’affrontare il ritiro con molto rispetto, soprattutto per i maestri che ho davanti.
Dal Libro La Strada Verso Casa
La tecnica Vipassana viene insegnata in corsi residenziali della durata di 10 giorni. Durante le giornate, chi partecipa deve seguire diverse regole di disciplina.
Tutto il corso richiede un lavoro serio e costanza. Per poter vedere i primi effetti occorre partecipare tutti e 10 i giorni. Ovviamente, è possibile andarsene prima, ma sarebbe tempo sprecato! Per questo motivo, prima di provare questa avventura, è bene essere consapevoli di ciò che si vuole fare e del perché.
Per questo motivo, leggere l’esperienza di chi ha provato, potrebbe essere ideale per capire a ciò che si va incontro!
Se desideri sperimentare questa pratica e vuoi conoscerla meglio, consiglio la lettura del capitolo sul Vipassana del libro La strada verso casa. Oltre ad essere scritta la giornata tipo di chi frequenta questi corsi, è possibile vedere i cambiamenti dei processi mentali nei giorni che passano. Ho trovato molto interessante vedere il cambiamento del protagonista e leggere le difficoltà che ha affrontato.
Di solito chi prova la meditazione spera di ottenere risultati in poco tempo, ma se si ha costanza, si vedrà che è un vero e proprio allenamento per la mente! Un allenamento, per una mente sana.
Fotografia presa dal web