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Hare Krishna: il movimento induista per la conoscenza spirituale

HARE KRISHNA HARE KRISHNA
KRISHNA KRISHNA HARE HARE
HARE RAMA HARE RAMA
RAMA RAMA HARE HARE

Questo è il tipico canto del mantra del movimento Hare Krishna che sentirai nel caso decidessi di aprirti a questo mondo. In cosa consiste? Sappiamo tutti che Dio è conosciuto con molti nomi in tutto il mondo. I devoti dell’ISKCON invocano i suoi vari nomi con il maha-mantra, ovvero il grande canto della liberazione.

Incontrai questa realtà leggendo i libri di Antonio, dove racconta la sua esperienza nel Krishna Village in Australia e in una comunità in Malesia. Dai suoi racconti pieni di emozioni e amore verso queste esperienze, da amante di crescita personale e spiritualità, non ho potuto fare a meno di appassionarmi all’argomento.

Cos’è il movimento Hare Krishna?

Il movimento prende il nome di Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna, in inglese noto con l’acronimo ISKCON, e venne fondata da Srila A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada nel 1966 a New York.

L’ISKCON appartiene alla Gaudiya-Vaishnava sampradaya, ovvero una tradizione monoteistica che risale alla cultura vedica. L’associazione insegna che lo scopo ultimo della vita è il risveglio dell’amore per Dio, o anche noto come Krishna, “l’infinitamente affascinante”. Krishna infatti, secondo la religione induista, è una delle tante manifestazioni del Dio Visnù.

Il movimento, all’inizio, seguiva una vita dalla struttura comunitaria monastica, dove i fedeli erano tenuti a sviluppare varie attività all’interno dei vari centri. Con il tempo la sua struttura si è evoluta. I devoti hanno scelto una vita familiare, portando all’esterno il movimento e di fatto, allargandolo. Ora le varie comunità non sono più di stampo monastico, ma anzi dei punti di riferimento e di riunione.

Possiamo trovare ancora i templi, che fungono da guida, rifugio e supporto spirituale ai devoti che vivono normalmente all’interno della società. Inoltre, questi non sono esclusivi per i devoti, ma sono aperti a qualsiasi persona che sia incuriosita di tematiche spirituali della tradizione vedica. Inoltre, anche le donne possono diventare maestri. Si tratta quindi di una realtà che abbraccia l’evoluzione e il superamento di vecchi concetti e va di pari passo con l’andamento della società, anziché essere una bolla a sé stante.

Per conoscere meglio questa realtà consiglio questi due libri. Il primo racconta nel dettaglio le settimane di volontariato passate in una comunità/villaggio insieme ad altri volontari e devoti. Il secondo racconta in maniera più breve l’esperienza di volontariato in Malesia in una comunità Hare Krishna.

Potrai trovare le testimonianze del protagonista, così da capire come si vive in queste comunità.

Quali sono gli scopi dell’ISKCON?

L’ISKCON ha diversi obiettivi, quali:

  • aiutare a distinguere la realtà spirituale dall’illusione materiale;
  • offrire una guida spirituale;
  • preservare e far conoscere la cultura vedica senza alterarla;
  • praticare e celebrare il canto Hare Krishna;
  • aiutare ogni persona a ricordare e servire Krishna (ovvero Dio) così da ritrovare quella felicità che ricerchiamo.

Chi segue lo stile di vita proposto dal movimento, vive in un rapporto di amore, rispetto e totale sintonia con il prossimo e la natura, abbandonando i vizi e prediligendo un’alimentazione sana latto-vegetariana (ovvero con latticini ma vengono escluse le uova).

Lo scopo ultimo di questo stile di vita, che prevede abitudini sane e una certa focalizzazione sul piano spirituale, è poter raggiungere uno stato di felicità e serenità. Infatti, la pace è spesso minata dallo stress della società odierna. Viviamo senz’altro in un mondo in cui si cerca di competere e prevalere, dove ci distacchiamo dalla spiritualità perché è il materiale ad arricchire l’uomo.

Nella vita degli Hare Krishna invece, si cerca di riportare la spiritualità ad un livello predominante nella vita della persona, non per isolarsi dalla società in cui è integrata, ma anzi per vivere al meglio in una società tossica e dai valori insostenibili. Ecco che la spiritualità diventa uno strumento per vivere al meglio e in equilibrio, e ritrovare quel “contatto interiore” che tendiamo a perdere.

Dove si trovano le sedi e perché visitare questa realtà

Sul sito dell’ISKCON si può leggere che sono presenti oltre 500 centri Hare Krishna suddivisi tra templi e diverse comunità rurali, insieme ad un centinaio di ristoranti vegetariani. Inoltre, si trovano migliaia di gruppi di sostenitori che si riuniscono con regolarità, e a un’ampia varietà di progetti comunitari e milioni di membri del movimento sparsi in tutto il mondo.

In Italia si trovano diverse realtà in varie città, che puoi visionare e contattare a questa pagina del sito web.

Come dissi all’inizio, leggendo “Australia – dove i sogni prendono vita” e “La strada verso casa“, potrai avere un assaggio dell’esperienza di Antonio in queste comunità, che seppur diverse tra loro, avevano ovviamente in comune i principi dell’Hare Krishna. Ne consiglio la lettura poiché, oltre a lasciarti trasportare dalle emozioni e dal clima magico d’amore di queste esperienze, avrai l’opportunità di capire com’è la vita all’interno di queste realtà.

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