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La storia di Lorenzo Barone 23 anni e 60.000 km in bici: Dai -50° della Siberia ai +50° del Sahara

Lorenzo Barone è un ragazzo di 23 anni di San Gemini. È sempre stato in movimento praticando diversi sport: dal tiro con l’arco al parkour. Ora, da ormai 5 anni, viaggia in bicicletta vendendo le foto dei suoi viaggi per strada.

Come mi riferisce, il mio primo viaggio in bici l’ha fatto in parte per “ribellarsi“. Era partito il giorno del suo diciottesimo compleanno dato che i suoi genitori, quando era minorenne, ogni volta che voleva dormire fuori da qualche parte gli dicevano “No, quando avrai 18 anni sarai libero di fare quello che vuoi, ma ora dormi in casa!”

Così è partito per una settimana con una bici mezza rotta e uno zaino pesantissimo raggiungendo il Monte Vettore e dormendo nei boschi. Poche settimane dopo è partito per la Francia, Spagna e Portogallo, percorrendo 8000 km in 82 giorni, dal quale tutto è iniziato…

“Per il viaggio in Siberia i passi più importanti sono stati sicuramente le due esperienze precedenti: una in Lapponia in inverno durante un viaggio di 8 mesi a 19 anni e la seconda sul Pamir, sempre in inverno dove ho imparato a muovermi negli ambienti freddi. Poi ho contattato tutti coloro che conoscevano temperature inferiori ai -30°C, come Dino Lanzaretti, Yves Chaolin e Eric Larsen, che mi hanno dato un pò di consigli per i materiali a -50°C o meno.”

“La Siberia era un sogno che si stava trasformando in un ossessione. Negli ultimi 4 mesi non frequentavo più nessuno, lavoravo in cantina dalla mattina alla sera sui materiali, uscendo quasi esclusivamente per andare al ferramenta. Tutto il lavoro ha funzionato alla grande, ed ora sono avvantaggiato per i prossimi viaggi invernali. Aver completato il viaggio mi ha dato una soddisfazione enorme, più le temperature si abbassavano vedendo che ne avevo il controllo e più ero felice. Ho avuto la conferma che amo viaggiare in bici al freddo perché l’emozione che mi  suscitano quei luoghi è indescrivibile. Viaggiare da solo nella maggior parte dei casi lo preferisco, perché poi alla fine non sono mai realmente da solo, se proprio non incontro persone ci sono comunque gli animali e la natura ovunque io sia.”

Ogni viaggio, ha la sua magia…

“Ho fatto diversi viaggi in bici. Tutti, o quasi hanno una loro magia, ma se proprio devo scegliere i viaggi che mi sono rimasti più impressi, credo che nominerei per primo il Marocco. L’ho girato in fatbike, addentrandomi in zone dove con una bici normale sarebbe stato un incubo. Mi sono ritrovato in villaggi berberi, sperduti sull’Atlante ed oltre alla parte delle montagne ho attraversato per 410 km il Sahara, dove al contrario della Siberia sfioravo i +50°C. Bevevo 12 litri di acqua al giorno. È un viaggio che non dimenticherò mai, mi ha meravigliato in primo luogo per la sua varietà di paesaggi e per l’immensa ospitalità dei Marocchini.”

E anche Lorenzo, conferma la grande ospitalità araba che racconto nel mio libro L’Iran in bicicletta

Lorenzo cerca avventure estreme perché sono le uniche che lo rendono ancora davvero motivato…

“Ricordo 5 anni fa, arrivato alla frontiera con la Francia mi era sembrato di aver raggiunto la luna. Dopo i primi 30mila km pedalati per il mondo stavo cominciando a pensare di abbandonare la bici e di fare altro, poi mi sono detto “vado sul Pamir in inverno, se non mi dà più certe emozioni allora lascio la bici”. Il Pamir ha riacceso in me quella voglia di avventura ed emozione che avevo provato all’inizio di fronte al cartello di confine con la Francia… ho capito che per rimanere motivati bisogna ogni tanto alzare l’asticella.”

Viaggiare in bici può essere più o meno impegnativo in base a dove ci si trova e a come si affronta il viaggio. Poi c’è chi lo fa di lusso e chi con le tasche vuote come Lorenzo.

Cosa consiglierebbe Lorenzo ai ragazzi della sua età…

“A mio parere, il mondo sta prendendo un verso sbagliato. Non sono un insegnante di vita perché non sò con certezza neanche come affrontare la mia. Vorrei chiedere solo il rispetto per l’ambiente e riguardo ai consigli, vorrei ricordare che la vita dura in media 80 anni e che quindi io per esempio ho già superato 1/4 di vita e il tempo va usato al meglio per ognuno di noi stessi perché passa velocemente e non torna.

“Per chi volesse iniziare un viaggio in bici, come prima cosa posso consigliare di partire per minimo 10 giorni. I soldi non sono un problema, si può chiedere una bici in prestito da amici, fare le borse con taniche di plastica e un fornellino con una lamiera di alluminio. L’ostacolo più duro è stato superare la porta di casa, lasciandosi alle spalle la “comfort zone”. È la parte più difficile di qualsiasi viaggio, qualunque sia il luogo da raggiungere.

Nel frattempo Lorenzo studia nuovi progetti, specialmente uno per il prossimo inverno, molto più complicato del viaggio da poco affrontato in Siberia, ma questo lo svelerà più avanti…

Puoi fare una donazione a Lorenzo Sul suo sito gofundme. Inoltre, se ti trovi in Italia, scrivigli un messaggio con il tuo indirizzo e sarà felice di incontrarti e portarti alcune foto stampate del suo viaggio!

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